Corsetto e Bustino
Corsetto e Bustino nella moda vittoriana fanno parte delle varie mode e tendenze della cultura britannica che emersero e si svilupparono nel Regno Unito durante tutta l’età vittoriana, dal 1830 al 1900 circa.
Questo periodo vide molti cambiamenti in fatto di tendenze in voga, rilevabili nei capi d’abbigliamento, nell’architettura, nella letteratura, e nelle arti visive e decorative.
Il corsetto è stato per le donne un importante articolo di abbigliamento, per molti secoli.
Le sue forme sono state in continua evoluzione, al passo con le tendenze della moda.
Nel 1800 il più grande desiderio di tutte le donne fu avere il vitino di vespa, ossia una circonferenza che non superava i quaranta centimetri, in contrasto con l’ampiezza della gonna.
Si diceva infatti che una bella donna avesse una vita che un uomo poteva circondare con due mani.
Anche se il corsetto è più considerato un capo femminile, anche gli uomini possono indossarli.
L’obiettivo del bustino era modellare le forme sostenendo o schiacciando il seno, stringendo la vita, esaltando i fianchi o dare la giusta postura.
Il busto vittoriano è in assoluto quello più costrittivo: le stecche venivano anche realizzate in acciaio ed è costituito da due parti, una per ogni lato.
Alcuni modelli prevedevano un sistema di bottoni per permettere alle donne di allacciarlo anche sul davanti in modo più agevole.
Negli anni 90 del novecento, la moda fetish recuperò i corsetti spesso indossati come capo abbigliamento esterno piuttosto che indumenti intimi.
Utilizzato ampiamente anche nel BDSM.
Nel 2010, il busto aveva recuperato una nuova popolarità della moda.
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